La collezione
La collezione della Fondazione Guastalla comprende una serie di opere realizzate da artisti che negli anni hanno saputo affermarsi sulla scena internazionale dell'arte grazie alla particolarità delle loro ricerche e delle tematiche affrontate. Il rapporto tra l'uomo e la natura, il degrado delle periferie urbane, la spersonalizzazione del corpo femminile determinata dalla moda, la forza alienante dei videogames o la deformazione del quotidiano operata dalla televisione: da questi temi nascono opere intense e poetiche, dense di riferimenti simbolici alla inquietante evoluzione dei primi anni del terzo millennio. Gli artisti presenti nella collezione della Fondazione Guastalla vanno da alcuni protagonisti dell'arte italiana emergente come Vanessa Beecroft, Botto & Bruno, Grazia Toderi, Patrick Tuttofuoco, Francesco Vezzoli a diverse personalità di spicco della scena internazionale come Shirin Neshat, CandidaHöfer, Paul Morrison, Elger Esser, Anna Gaskell, Sharon Lockart ed altri. Nella sede di romana della Fondazione è cominciata una collezione di scultura, che riunisce opere di artisti del calibro di Marc Quinn, Maurizio Mochetti, Ettore Spalletti e Stephan Balkenhol, a testimonianza delle diverse tipologie espressive della scultura contemporanea.
Mario Airò
Hölderlin
2003
(Pavia, 1961)
La ricerca di Airò è rivolta verso la creazione di sculture e installazioni che riproducono situazioni poetiche ispirate da testi scientifici o letterali, spesso giocate sul rapporto tra la luce e l'ombra, che dà vita ad opere come "Hölderlin", dove un piccolo lampione illumina i versi del grande poeta tedesco, o "Costellazione", in cui l'incontro tra luce naturale e artificiale rende visibile un'immaginaria volta celeste.
Mario Airò
Costellazione
2005
(Pavia, 1961)
Stefano Arienti
Geranio rosso
2004
(Asola, MN, 1961)
Arienti modifica manifesti e poster commerciali con scene di paesaggi o riproduzione di opere d'arte attraverso piccoli interventi manuali come il ricalco, il collage o la cancellatura, ripetuti in maniera ossessiva, per evidenziare i tratti leggeri di un'arte intesa come una sorta di gioco capace di mutare il senso degli oggetti quotidiani più banali.
Nella collezione Guastalla sono presenti due opere di Arienti, "Tramonto riflesso" e "Geranio rosso", entrambe realizzate attraverso un college di manifesti rielaborati dall'artista.
Stefano Arienti
Tramonto riflesso
2004
(Asola, MN, 1961)
Charles Avery
Untitled (two dogs on perspective ground)
2005
(Oban, Scotland, 1973)
I disegni del giovane artista scozzese illustrano un mondo fantastico e surreale, dove esseri umani ed animali sono protagonisti di vicende misteriose, cariche di significati simbolici arcani, tratti da antiche mitologie rivisitate in chiave contemporanea. Una dimensione surrealista ben visibile nell'opera "Senza titolo" (due cani in un campo prospettico), basata sulla figura dell'avatar, proveniente dalla mitologia indiana.
Stephan Balkenhol
Man
2008
(Frizlar, Deutschland, 1957)
Scolpire il legno è una tecnica che caratterizza fin del medioevo la storia dell'arte tedesca. Stephan Balkenhol la interpreta in chiave contemporanea dando vita a sculture e bassorilievi con figure umane legate alla nostra quotidianità creando un sottile cortocircuito tra passato e presente.
Stephan Balkenhol
Woman
2008
(Frizlar, Deutschland, 1957)
Massimo Bartolini
Aiuole (Valencia)
2001
(Livorno,1962)
L'artista modifica la nostra percezione dei luoghi e degli ambienti naturali o architettonici attraverso una ricerca a largo raggio, che spazia dall'installazione alla fotografia fino al disegno. Così la natura vista da Bartolini si configura come un luogo mentale e poetico, come nell'opera "Senza titolo", un grande foglio bianco dove l'artista ha disegnato piccole piante in corrispondenza delle pieghe della carta. L'opera fotografica "aiuole" è dedicata invece alla rappresentazione di una natura concettuale, dove la presenza umana evoca antichi rituali, confondendosi con la terra stessa.
Massimo Bartolini
Senza titolo
2003
(Livorno,1962)
Vanessa Beecroft
VB 47.341
Guggenheim, Venezia
2001
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Il soggetto principale delle performance che l'artista realizza con gruppi di modelle seminude all'interno di musei, palazzi e luoghi simbolici e significativi è la relazione tra arte, moda e universo femminile, colta nel sottile crinale tra bellezza e omologazione. Le immagini di questi suggestivi tableaux vivants, ambientati alla fondazione Guggenheim di Venezia, al Palazzo Ducale di Genova o al Castello di Rivoli, contengono espliciti richiami alla storia dell'arte ma anche alla contemporaneità , per creare un inquietante cortocircuito tra realtà e simbolo.
Le ultime opere della Beecroft, ambientate in un campo profughi del Sudan, propongono messaggi sociali più espliciti, legati ad un'idea di sacralità laica densa di significati.
Vanessa Beecroft
VB 48.725
2001
Palazzo Ducale, Genova
Vanessa Beecroft
VB 52.01
2003
Castello di Rivoli, Torino
Vanessa Beecroft
VB SS.002.MP
White Madonna with twins
2006
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James Casebere
Luxor # 1
2007
(Lansing, USA, 1953)
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i cicli di immagini fotografie eseguiti dall'artista americano sembrano rappresentare luoghi reali, caratterizzati da architetture sobrie e metafisiche. Si tratta però di modellini in cartone, realizzati dall'artista e poi fotografati: sofisticati trompe l'oeil contemporanei nati dalla sovrapposizione di realtà e finzione.
Botto & Bruno
Guardando il muro
2004
(Gianfranco Botto, Torino 1963,
Roberta Bruno, Torino 1966)
Le immagini di Botto & Bruno nascono da un'interpretazione delle periferie urbane intense come luoghi di degrado e alienazione sociale, dove scaturiscono conflitti e tensioni che colpiscono prevalentemente
Loris Cecchini
Zooffice
2001
(Milano, 1969)
Il rapporto tra reale e virtuale caratterizzata la ricerca di Loris Cecchini, che ambienta le sue opere fotografiche in un mondo immaginario costruito con plastici di ambienti urbani abitati da persone fisiche che l'artista colloca all'interno delle sue "maquette" dando vita a situazioni surreali, come l'opera "Zooffice".
Paolo Chiasera
La dimensione del paradosso attraversa l'intera produzione dell'artista, che spazia dal gigantismo alla piccola dimensione, realizzando sculture fatte di biscotti, installazioni di notevole complessità simbolica e immagini fotografiche con situazioni surreali e quadri fatti con migliaia di perle, come l'opera della collezione Guastalla.
Leandro Erlich
Cadres Dores
2008
(Buenos Aires, Argentina, 1973)
L'artista argentino interpreta lo spazio fisico esaltando la natura ambigua della nostra percezione, ribaltando le categorie della visione e della prospettiva in maniera quasi surreale.
Le sue opere propongono luoghi e situazioni sapientemente giocate sul rapporto tra realtà e illusione.
Paolo Chiasera
La ricerca dell'artista italiano è rivolta alla rivisitazione di figure di artisti, musicisti o idoli della cultura alternativa, che vengono inseriti da Chiasera in contesti volutamente incongrui o paradossali. È il caso del popolare cantante rap Tupac, al quale Chiasera dedica un monumento fotografico in due contesti differenti: all'ingresso del museo Martha Herford, costruito da Frank O. Gehry, e in una strada della periferia di Bologna.
Elger Esser
Le grouin du Sud
(France)
2005
(Stuttgart, Deutschland,1967)
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Le immagini fotografiche dei paesaggi naturali dell'artista tedesco Elger Esser rappresentato luoghi essenziali, dove le componenti cromatiche sono ridotte all'essenziale. Vedute marine dove l'orizzonte sembra scomparire, per conferire al luogo una dimensione metafisica e irreale.
Flavio Favelli
Archivio (Specchio)
2008
(Firenze, 1967)
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​
L'artista manipola una serie di elementi di modernariato per realizzare sculture che enfatizzano il significato simbolici degli arredi intensi come contenitori di memorie intime legate a ricordi individuali e collettivi. Lampadari, cassettoni, comodini e specchiere diventano "oggetti d'affezione" densi di riferimenti inquietanti, dove il passato si unisce col presente in un singolare incontro tra tradizione e contemporaneità .
Hamish Fulton
Val Bever (Switzerland)
2005
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Si definisce un artista camminatore, perché le sue opere nascono nel corso di lunghe passeggiate sulle montagne di tutta Europa. Protagonista di primo piano della Land Art, Fulton fotografa i paesaggi montuosi dove cammina per giorni e giorni, luoghi dove la natura è ancora incontaminata.
Giuseppe Gabellone
Senza titolo
2002
(Brindisi, 1973)
Le sculture di Gabellone vengono realizzate dall'artista che le colloca in luoghi e ambienti volutamente squallidi ed anonimi, per creare un contrasto tra l'oggetto scolpito e lo spazio circostante, che viene fissato dall'artista attraverso un unico scatto fotografico, mentre la scultura viene successivamente distrutta. L'opera "Senza titolo" fa parte di una serie di cinque immagini che Gabellone ha presentato a Documenta XI, la mostra internazionale di arte contemporanea che si è tenuta a Kassel (Germania) nel 2002.
Carlos Garaicoa
Overlapping (overhead Railway)
2006
(La Habana, Cuba, 1967)
L'artista cubano utilizza linguaggi e tecniche diverse per raccontare una storia carica di memorie legate all'architettura e all'urbanistica, come in quest'opera, realizzata a Liverpool nel 1999, dove l'artista ricostruisce edifici del passato, interpretati come forme fantasmatiche e irreali.
Anna Gaskell
Untitled #116 (1991)
2005
(Des Moines, U.S.A., 1969)
Le opere fotografiche dell'artista americana Anna Gaskell sono cariche di tensione drammatica, ricreate attraverso situazioni paradossali, legate al vissuto personale dell'artista. In questo caso si tratta di un episodio avvenuto nel 1991, e rivisitato dalla Gaskell attraverso una serie di immagini ambientate in un paesaggio naturale
Francesco Gennari
Vetro
2000
(Fano, PU, 1973)
L'arte di Francesco Gennari si basa sull'idea di ricreare le relazioni filosofiche tra l'uomo e la natura, attraverso un'indagine relativa alla percezione visiva e al temo stesso mentale. L'opera "Vetro" rappresenta un lampadario accesso collocato a terra, colto dall'obiettivo attraverso un vetro trasparente, il vero soggetto dell'immagine.
Dauglas Gordon
Self- Portrait of you + me
(Empire State Building)
2008
(Glasgow, UK, 1966)
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La ricerca dell'artista scozzese si muove sul crinale tra cinema, advertising e arte contemporanea, attraverso la trasformazione di immagini cult interpretate in maniera inquietante. È il caso di questa fotografia dell'Empire State Buiding parzialmente bruciata di Andy Warhol e dell'altro allude alla tragedia dell'11 settembre 2001.
Peter Halley
Yellow Prison
2005
(New York, U.S.A., 1953)
La pittura di Peter Halley, realizzata con vernici industriali, rappresenta moduli geometrici che ricordano i circuiti integrati interni ai computer. Un'immagine astratta capace di coniugare riferimenti simbolici alla tecnologia multimediale e all'astrattismo del primo Novecento. Alla fine degli anni Ottanta Peter Halley ha fatto parte della corrente dei Neo Geo, insieme ad Ashley Bikerton e Allan McCollum.
Candida Höfer
Teatro di Villa Mazzacorati di Bologna
2006
(Eberswalde, Deutschland, 1944)
I protagonisti della ricerca fotografica dell'artista tedesca, espone di primo piano della scuola di Düsseldorf, sono gli spazi interni degli edifici pubblici: banche, teatri, musei e biblioteche. Grazie ad un accurato studio della luce e alla totale assenza di persone, queste immagini sono ritatti di luoghi dove la presenza dell'uomo è visibile soltanto attraveso una serie di tracce e di strutture cariche di significato.
Candida Höfer
Biblioteca Universitaria di Bologna IV
2006
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William Kentridge
Porter series - Carte L'Europe (Shower woman)
2006-2007
(Johannesburg, South Africa, 1955)
Le immagini elaborate dall'artista di origine sudafricana ripercorrono la storia recente del suo Paese, dagli anni dell'apartheid ad oggi, attraverso un'epopea che parte da centinaia di disegni, frammenti di simbolici storyboard di video realizzati artigianalmente, spettacoli teatrali e scenografie d'opera.
Luisa Lambri
Senza titolo (o Museum, a)
2000
(Milano, 1969)
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Le immagini fotografiche di Luisa Lambri interpretano le architetture attraverso la definizione di un impercettibile "genius loci" basato su alcuni dettagli architettonici che conferiscono un anima silenziosa e rarefatta a luoghi essenziali e metafisici.
Sharon Lockart
Untitled (Herrod)
2005
(Norwood, U.S.A., 1964)
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Le situazioni fotografate dall'artista americana Sharon Lockhart sono legate ad un'idea di rappresentazione vicina alla cinematografia e al mondo della musica. I protagonisti sono persone comuni, a volte adolescenti, colti in momenti di vita quotidiana o di relax, come nel caso di Herrod, un ritratto di notevole intensità .
Eva Marisaldi
Senza titolo
2005
(Bologna, 1966)
La ricerca di Eva Marisaldi è legata alla natura delle relazioni interpersonali, intese attraverso i diversi possibili aspetti della comunicazione tra gli individui, nella dimensione dell'amicizia, dell'amore o semplicemente del gioco.
Le sue opere suggeriscono possibili traiettorie all'interno di questa complessa realtà , attraverso la manipolazione di oggetti quotidiani, spesso banali ma ricchi di riferimenti simbolici.
Sabrina Mezzaqui
Anna, soror...
2007
(Bologna, 1964)
L'artista ricerca con tecnica e dedizione gli elementi poetici e concettuali tradizionalmente attribuiti al mondo femminile per dare vita ad opere dove la manualità si combina con una consapevolezza formale e concettuale. Come "Anna, soror..." dove l'artista ha disegnato la pianta di Castel Sant'Elmo con le pagine del racconto di Marguerite Yourcenar ambientato nel maestoso edificio medievale napoletano.
Maurizio Mochetti
F-104 Startfighter
1985
(Roma, 1940)
L'energia, la velocità , la scienza e la luce sono gli elementi portanti del lavoro di Maurizio Mochetti, che si muove tra modellini di aerei da guerra, prototipi di macchine da corsa e traiettorie di raggi laser. In quest'opera l'artista ha trasformato la scia di fumo dell'aereo militare in un corpo solido, capovolgendolo il tradizionale concetto della fisica, interpretata dall'arte in una chiave surreale.
Paul Morrison
Lithophyte
2005
(Liverpool, GB, 1966)
Interessato ad una dimensione decorativa ed ornaamentale della natura, ispirata al movimento inglese Arts & Craft, l'artista dipinge paesaggi fortemente stilizzati e sempre in un bianco nero dall'impatto molto grafico, dove i profili di piante e arbusti divengono presenze insieme magiche e familiari, immaginifiche e artificiali.
Paul Morrison
Screen
2002
(Liverpool, GB, 1966)
Shirin Neshat
Aleggiance with Wakefunless
(Women of Allah series)
1994
(Qazvin, Iran, 1957)
La prima serie di fotografie dell'artista iraniana Shirin Neshat, Women of Allah (1993-1997) è dedicata alla denuncia della situazione delle donne in Iran sotto il regime khomenista. Si tratta di autoritratti dell'artista in chador, intenta a compiere gesti minacciosi; sulle parti del corpo scoperte sono vergati versi tratti da poesie d'amore scritte in farsi, l'antico persiano, simbolo di un identità negata.
Julian Opie
Youngkoe factory owner
1988
(London, GB, 1958)
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L'artista britannico ha dato vita ad una ricerca ispirato ad un immaginario urbano fortemente tecnologico, legato al computer e ad Internet. I suoi ritratti ripropongono modelli sociali apparentemente banali, sintetizzati da un linguaggio grafico volutamente banale ma carico di espressività .
Julian Opie
Hirofumi with hat
2005
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Julian Opie
Shahnoza pole dancer
2006
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Julian Opie
Anya with cocktail dress
2008
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Yan Pei-Ming
Crane # 7
2004 Ex. unico
(Shangai, Cina, 1960)
L'arte gestuale e materica dell'artista cinese sottolinea l'espressività di una pittura generalmente di grande formato, tutta giocata su toni di nero, grigio e bianco. I soggetti sono ritratti, volti di uomini politici. L'opera della collezione Guastalla è piccola ma di notevole qualità , e raffigura un cranio umano.
Cristiano Pintaldi
Senza titolo
2004
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I quadri di Pintaldi sono finestre su una realtà che non possiamo vedere ad occhio nudo,
che vivono di luce propria grazie alla trama dei pixel dipinti dall'artista e allineati sulla tela nera, che riproduce lo schermo televisivo o cinematografico.
Cristiano Pintaldi
Senza titolo
2004
​
Cristiano Pintaldi
Senza titolo
(Charlie Chaplin - The Great Director)
2005
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Paola Pivi
Senza titolo (perle)
2005
(Milano, 1971)
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La dimensione del paradosso attraversa l'intera produzione dell'artista, che spazia dal gigantismo alla piccola dimensione, realizzando sculture fatte di biscotti, installazioni di notevole complessità simbolica e immagini fotografiche con situazioni surreali e quadri fatti con migliaia di perle, come l'opera della collezione Guastalla.
Daniele Puppi
Fatica #18
2003
(Pordenone, 1970)
Il lavoro di Puppi si basa sull'esperienza diretta dello spazio, intenso dall'artista come un territorio percorribile e modificabile ma caratterizzato da forze in movimento. Le sue opere sono immagini fotografiche e videoinstallazioni dedicate al confronto diretto tra l'artista e lo spazio stesso, che viene modificato attraverso azioni ripetute e legate alla rappresentazioni di uno sforzo fisico.
Daniele Puppi
Ouverture (frammento)
settembre 2008
(Pordenone, 1970)
Marc Quinn
Another kiss
2006
(London, GB, 1964)
La ricerca dell'artista inglese è incentrata sull'analisi e il ribaltamento del concetto classico di bellezza in rapporto al corpo umano. Con le sue sculture in marmo bianco che ritraggono persone disabili o i suoi dipinti dominati dalla forza cromatica di fiori tropicali congelati l'artista ci propone una riflessione sulla vanità del mondo reale.
Caio Reisewitz
Real Gabinete Português de Leitura IV
2004
(San Paolo, Brasil, 1967)
L'obiettivo dell'artista brasiliano coglie aspetti della cultura e del paesaggio brasiliano resi attraverso una dimensione oggettiva, tesa a rivelare l'essenza del soggetto fotografato. In questo caso si tratta della sala di lettura della Biblioteca Reale di Rio de Janeiro, della quale Reisewitz ha interpretato l'atmosfera silenziosa e solenne.
Pietro Ruffo
Das Chinesische Reich
2007
(Roma, 1978)
L'artista romano opera all'interno di un territorio di confine tra pensiero e manualità , attraverso opere realizzate con il disegno il disegno a matita, che diventa lo strumento di un'analisi concettuale sul potere, l'ossessione e la malattia, sia a livello individuale che sociale.
Markus Schinwald
Knut
2008
(Salzburg, Österreich, 1973)
L'artista austriacp rivisita la visione borghese e convenzionale della pittura fiamminga del diciannovesimo secolo inserendo elementi legati alla chirurgia estetica moderna, intesi come tracce di disturbo all'interno del rassicurante immaginario tradizionale tipico del ritratto ottocentesco.
Markus Schinwald
Bea
2008
(Salzburg, Österreich, 1973)
Elisa Sighicelli
Senza titolo
(Mollino Scherzo)
2009
(Torino, 1968)
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La Sighicelli esplora da sempre le dinamiche della visione in relazione alla luce, attraverso l'uso di una tecnica particolare che consiste nell'applicare su plexiglass parzialmente dipinto sul retro la fotografia stampata su carta, esaltando il tutto con una o più fonti luminose. Quest'opera ritrae un soffitto disegnato dall'architetto e designer Carlo Mollino, di cui l'artista esalta la struttura attraverso un trittico fotografico di notevole impatto visivo.
Shahzia Sikander
Phenomenology of Trasformation
Hair Camouflage
2006
(Lahore, Pakistan, 1969)
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La ricerca dell'artista pakistana parte dalla miniatura, espressione artistica tradizionale del suo Paese d'origine, che Shahzia modifica attraverso l'inserimento di elementi tratti dal suo vissuto personale, di origine sociale, politica o sessuale.
Ettore Spalletti
Cosà com'è
2006
(Lahore, Pakistan, 1969)
La ricerca minimalista di Spalletti si rivolge verso un'arte che punta alla valorizzazione degli elementi fondati ed essenziali della scultura, attraverso interventi poetici come dipingere di rosa il punto preciso di estrazione di un cubo di alabastro trasparente, per fare sì che alla luce la pietra si tinga dello stesso colore.
Thomas Struth
Museu del Prado 3
2005
(Golden, Deutschland, 1954)
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Le opere dell'artista tesdesco analizzano in maniera fredda ed oggettiva le tipologie comportamentali dei visitatori nei grandi musei internazionali, sottolineando le inattese e sorprendenti assonanze tra i grandi capolavori e il loro pubblico, come nel caso di questo celebre dipinto di Velasquez conservato in una sala del Prado di Madrid.
Wolfgang Tillmans
Agriculture landscape
1999
(Remscheid, Deutschland, 1968)
​
I reportage fotografici dell'artista tedesco hanno l'aspetto di un diario intimo, composto da immagini che riprendono attimi di vita quotidiana. Paesaggi, nature morte, rapporti sessuali, scherzi e conversazioni colte con l'attitudine libera e leggera dei teenager mostrano frammenti di realtà colti con il taglio della cultura fashion contemporanea più audace e spregiudicata.
Wolfgang Tillmans
Tuscany TM
2002
(Remscheid, Deutschland, 1968)
​
Grazia Toderi
Random
2001
(Padova, 1963)
I video di Grazia Toderi rappresentano ambienti e situazioni dal forte valore poetico, legati ad una visione soggettiva che proietta le immagini in una dimensione sospesa. Le opere "Random" e " Milano" sono caratterizzate entrambe dalla presenza di luci che illuminano i palchetti del teatro e le strade della città lombarda vista dall'alto, per creare misteriosi itinerari tratta dal video girato dall'artista all'interno del Teatro La Fenice di Venezia, dopo la sua ricostruzione.
Grazia Toderi
Mirabilia Urbis
2001
Cibachrome
Grazia Toderi
Milano
2003
Grazia Toderi
Semper Eadem
2004
Patrick Tuttofuoco
Combo +
2002
(Milano, 1973)
L'arte di Patrick Tuttofuoco si ispira al mondo dei videogame e dei giochi virtuali di oggi, caratterizzati da una componente tecnologica sempre più sofisticata. L'opera "Combo+" rappresenta il circuito di un videogioco elaborato dall'artista modificando le regole del programma, per ottenere un'immagine ai confini tra arte e multimedialità .
Vedovamazzei
Clouds
2006
(Stella Scala, Napoli 1964, Simeone Crispino, Frattaminore (NA) 1962)
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Il lavoro del gruppo Vedovamazzei, fondato nel 1990, si basa sull'impiego di mezzi diversi quali il video, l'installazione ambientale, la scultura oggettuale, la fotografia e la pittura. Creatori di opere volutamente paradossali, invitano a riflettere sul'insensata rigidità delle conversazioni dell'arte contemporanea.
Francesco Vezzoli
Nachtblende (Romy Schneider)
(L'importante è amare)
2002
(Brescia, 1971)
Francesco Vezzoli suggerisce una rilettura in chiave critica dei miti del cinema e dell'arte sotto forma di ricami a piccolo punto, attraverso un sottile gioco di rimandi tra mass media e ossessioni quotidiane, in un raffinato cross over tra star system e arte d'avanguardia.
Francesco Vezzoli
Jackie zero
(Hommage to Francesco Scavullo's men)
2003
(Brescia, 1971)
Nico Vascellari
"Untitled Landscape"
2008
(Vittorio Veneto, 1973)
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La ricerca di Nico Vascellari è incentrata sui rapporti tra forme espressive diverse come il video, la fotografia, la performance, la moda, il design e la musica. I suoi ultimi lavori reinterpretano e personalizzano l'approccio estetico del fashion system analizzando attraverso interessanti collage di riviste patinate, come "Untitled Landscape".
Roberto Cuoghi
CUO-051 Friendly Neighbourhood
2003
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La ricerca di Roberto Cuoghi (n.1973) è legata alla produzione di immagini e installazioni dal carattere dispotico e inquietante. I suoi ritratti sono volti di persone colte in situazioni di disagio, quasi a profetizzare scenari futuribili.
Roberto Cuoghi
CUO-049 Friendly Neighbourhood
2003
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Georg Baselitz
Untitled
2008
​Watercolor and India inkl on paper
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L'acquerello del grande artista tedesco (n.1938), maestro del neoespressionismo, rappresenta una scena drammatica dal significato incerto ed ambiguo ma carica di tensione, tipica del suo stile.
Giovanni Ozzola
Poltrona in un'altra camera
2007
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Giovanni Ozzola (n.1982) lavora principalmente con fotografie e video. Accanto alla ricerca sulle caratteristiche fisiche della luce, un altra tema centrale del suo lavoro è lo studio di come l'uomo si colloca nello spazio e nel tempo.
Giovanni Ozzola
Camera verde
2003
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Elina Brotherus
Model Study 16
ed.1/6
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Nata nel 1972 in Finlandia, lavora principalmente con la fotografia e il video, ed è specializzata negli autoritratti e nei paesaggi, ai quali conferisce un'atmosfera immobile, quasi metafisica.
Elina Brotherus
Deux personnages au bord de la mer
ed.3/6
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David Tremlett
Lines Drawing #3 (Havana-Cuba)
2006
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Artista britannico nato nel 1945, da anni lavora quasi esclusivamente con la tecnica del wall drawing astratti e geometrici, eseguiti con pigmenti colorati sui muri, dei quali realizza studi preparatori su carta.